STORIA

Nel cuore della zona universitaria di Bologna, Piazza Verdi, nasce la Galleria Spazia, fondata nel 1980 da Marco Bottai.

Sin dagli esordi, l’attenzione è rivolta ai protagonisti dell’Astrazione italiana e, a tal proposito, esemplare è la mostra di Luigi Veronesi con la quale Galleria Spazia ha inaugurato la sua attività. Tra i momenti salienti del primo periodo della galleria meritano di essere ricordate le mostre di Carla Accardi, Tancredi, Giuseppe Capogrossi e Lucio Fontana, l’interesse verso gli esponenti del gruppo FORMA I, Giulio Turcato, Antonio Sanfilippo, Achille Perilli, Piero Dorazio e le ampie personali dedicate a Osvaldo Licini, Gastone Novelli, Salvatore Scarpitta e Mario Nigro.

Parallelamente, la galleria si è occupata di artisti di livello internazionale: del 1991 è una mostra di Tal-Coat et l’École de Paris, nel 1994 presenta con successo mostre di Hans Hartung, Arman e Karel Appel, mentre con le personali di Man Ray e di Robert Mapplethorpe conferma,già in tempi non sospetti, un vivace interesse per la fotografia storica e contemporanea, culminato con le bellissime personali di Elliott Erwitt (2011) e Steve Mc Curry (2012).

Profonda anche l’attenzione per la scultura. Dopo le mostre di Fausto Melotti, Nanni Valentini, Pietro Consagra, Giuseppe Uncini e Giuseppe Maraniello e il più giovane Giacinto Cerone, purtroppo prematuramente scomparso, con i quali c’è sempre stato uno stretto rapporto di collaborazione, la scultura ha trovato grande slancio nell’ultima sede della galleria, all’interno dell’“ex ghetto ebraico di Bologna”, celebrata a sua volta, nel 1995, da una particolare esposizione di Aldo Mondino.

Qui, in Via dell’Inferno 5,  disponendo di uno spazio ancora più vasto, sono state allestite mostre sempre più impegnative che, talvolta, sono migrate fuori dalle pareti della galleria; come nel caso di Giò Pomodoro, presente nel 1995 con una significativa personale e successivamente impegnato con un interessante progetto in alcune località dell’Isola d’Elba, o di Eliseo Mattiacci con una selezione di opere degli ultimi anni e una nuova scultura di 15 metri appositamente pensata per gli spazi della galleria, ma soprattutto con tre grandi sculture collocate nelle piazze di Bologna ad interagire con lo spazio urbano.

In tempi più recenti, si è sviluppato un forte interesse per l’arte cinetica-programmata. Significative le mostre di tendenza tra le quali Alviani, Massironi, Dadamaino, Colombo e infine Toni Costa, per il quale la Galleria è diventata principale referente, costituendone l’Archivio.

Altre scelte della galleria riguardano i lavori di Mario Schifano, al quale è stata dedicata una mostra di selezionate opere degli anni Sessanta, Gino De Dominicis, Nicola De Maria, Giulio Paolini e Michelangelo Pistoletto.

Parallelamente l’attenzione della galleria è puntata anche sui giovani artisti, quali Emanuela Fiorelli, Paolo Radi e Riccardo Gusmaroli.

Significativo, è stato, inoltre, l’interesse verso l’Arte Africana Contemporanea, ormai consacrata a livello internazionale dai grandi musei (Centre Pompidour, Parigi; Hayward Gallery, Londra) e dalle più importanti collezioni private (Saatchi & Saatchi). Artisti come Georges Lilanga, Ousmane Dago Ndiaye, Seni Camara e Richard Onyango (già presenti alla Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia) sono tra i favoriti della galleria.

Dal 2002 la galleria si è estesa anche nella pianura bolognese, ristrutturando una prestigiosa Villa del ‘500, Villa Paleotti Isolani; spazio espositivo destinato ad ospitare eventi di assoluto livello internazionale. La prima mostra, nel novembre del 2002, ha accolto i lavori più noti di Alighiero Boetti; nell’ottobre del 2003  si è inaugurata una personale dell’artista austriaco Paul Renner e nel gennaio del 2004 ha avuto luogo una grande retrospettiva di Robert Mapplethorpe.

A oggi la galleria continua la sua attività espositiva con nomi come Franco Grignani (2014), Giulio Turcato (2016), Alfonso Frasnedi (2016) e ad occuparsi di arte Analitica oltre all’arte Programmata e Cinetica con artisti del gruppo N quali Costa e Massironi.

Marco Bottai dal 1990 al 2000 ha fatto parte del Consiglio Direttivo della Associazione Nazionale Galleria D’Arte Moderna con l’ incarico di Tesoriere.

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